Tracce della tossina insetticida prodotta dai geni del batterio del suolo Bacillus thuringiensis (Bt) e dei fitofarmaci glifosato e glufosinato associati alle piante geneticamente modificate sono state identificate nel sangue di un gruppo di donne oggetto di uno studio dell’Università di Sherbrooke, in Canada. Nel sub campione di donne in stato di gravidanza i composti sono stati ritrovati, oltre che nelle madri, anche nei feti.
Lo studio è stato condotto su 69 donne, di cui 30 incinte, di cui si sono misurati i livelli ematici degli erbicidi a base di glifosato e glufosinato, e della proteina insetticida Cry1Ab. L’obiettivo dei ricercatori era quello di verificare se la dieta quotidiana potesse rappresentare un fattore di esposizione a questi composti chimici e di acquisire i dati utili ad una successiva e più approfondita analisi sui possibili risvolti sanitari, in particolare per la riproduzione femminile e il corretto sviluppo del feto.
Notizia completa:
OGM, tracce di erbicidi e pesticidi in donne e feti
Un blog per parlare delle ultime notizie in campo di OGM e Biotecnologie
mercoledì 27 aprile 2011
mercoledì 20 aprile 2011
Prezzi alimentari: +36% lo scorso anno
Nuovo rapporto della Banca Mondiale sull'andamento dei prezzi alimentari. Per lo scorso anno si evidenzia una aumento di ben il 36%.
Secondo il rapporto "Food price Watch" gli aumenti più consistenti hanno riguardato alcune materie prime, quali mais (+74 %), il grano (+69%), la soia (+36%) e lo zucchero (+21 %).
La causa primaria secondo la Banca Mondiale sarebbe l'aumento dei prezzi del petrolio dovuto alla instabilità politica nei paesi esportatori del Nord Africa.
Questo, assieme alle speculazioni finanziarie sui futures alimentari(scommettendo sui prezzi del futuro di mais, grano, riso e soia, l'enorme massa di denaro incide sui prezzi di oggi, facendoli aumentare con una rapidità che non ha alcun legame con l'economia reale della domanda e dell'offerta) avrebbe provocato la vertiginosa ascesa dei prezzi.
Fonte:
Fondazione Diritti Genetici: rapporto Food Price Watch
Secondo il rapporto "Food price Watch" gli aumenti più consistenti hanno riguardato alcune materie prime, quali mais (+74 %), il grano (+69%), la soia (+36%) e lo zucchero (+21 %).
La causa primaria secondo la Banca Mondiale sarebbe l'aumento dei prezzi del petrolio dovuto alla instabilità politica nei paesi esportatori del Nord Africa.
Questo, assieme alle speculazioni finanziarie sui futures alimentari(scommettendo sui prezzi del futuro di mais, grano, riso e soia, l'enorme massa di denaro incide sui prezzi di oggi, facendoli aumentare con una rapidità che non ha alcun legame con l'economia reale della domanda e dell'offerta) avrebbe provocato la vertiginosa ascesa dei prezzi.
Fonte:
Fondazione Diritti Genetici: rapporto Food Price Watch
lunedì 4 aprile 2011
Ancora conflitti d'interesse per l'EFSA
L’organizzazione Corporate Europe Observatory (CEO) nella sua lettera indirizzata a John Dalli, Commissario Ue per la salute e la politica dei consumatori, e a Catherine Geslain-Lanéelle, Direttrice dell’EFSA, denuncia che almeno quattro esperti del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia avrebbero legami con organismi di lobby dell’industria alimentare.
Matthias Horst risulta essere anche direttore generale della Federazione dell’industria alimentare tedesca BVE, Milan Kováč è invece direttore dell’ILSI (International Life Sciences Institute) che riunisce circa 400 tra le maggiori industrie agroalimentari, tra cui Nestlè, Basf, Monsanto, mentre Jiří Ruprich rappresenta l’Istituto Danone, e Piet Vanthemsche fa parte dell’organizzazione agricola COPA ma ha interessi finanziari nell’Agri Investment Fund nel settore dei semi transgenici.
Geslain-Lanéelle, Direttrice dell’EFSA, ha intanto obiettato che i membri del CdA sono nominati dal Consiglio Ue, in consultazione con il Parlamento e in base ad una lista stilata dalla Commissione. Tale procedura, e l’obbligo di sottoscrivere una dichiarazione sul conflitto di interesse, non ha però impedito che fino all’ottobre scorso Diana Banati potesse ricoprire il doppio incarico di Presidente del Cda dell’EFSA e di membro del Cda dell’ILSI, funzione, quest’ultima, da cui si è successivamente dimessa.
Fonte:
Ue, esperti Efsa in conflitto d’interesse
Matthias Horst risulta essere anche direttore generale della Federazione dell’industria alimentare tedesca BVE, Milan Kováč è invece direttore dell’ILSI (International Life Sciences Institute) che riunisce circa 400 tra le maggiori industrie agroalimentari, tra cui Nestlè, Basf, Monsanto, mentre Jiří Ruprich rappresenta l’Istituto Danone, e Piet Vanthemsche fa parte dell’organizzazione agricola COPA ma ha interessi finanziari nell’Agri Investment Fund nel settore dei semi transgenici.
Geslain-Lanéelle, Direttrice dell’EFSA, ha intanto obiettato che i membri del CdA sono nominati dal Consiglio Ue, in consultazione con il Parlamento e in base ad una lista stilata dalla Commissione. Tale procedura, e l’obbligo di sottoscrivere una dichiarazione sul conflitto di interesse, non ha però impedito che fino all’ottobre scorso Diana Banati potesse ricoprire il doppio incarico di Presidente del Cda dell’EFSA e di membro del Cda dell’ILSI, funzione, quest’ultima, da cui si è successivamente dimessa.
Fonte:
Ue, esperti Efsa in conflitto d’interesse
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