Ebbene sì: la Monsanto è riuscita a brevettare una varietà di Melone ottenuta con metodi di incrocio tradizionali utilizzando la tecnica della MAS (Marker Assisted Selection). Una verietà dunque non creata in laboratorio utilizzando tecniche di ingeneria genetica come la tecnica del DNA ricombinante.
Il brevetto è stato rialsciato dall'EPO (Ufficio europeo dei brevetti)in contrasto con quanto stabilito nel dicembre 2010 dallo stesso EPO che aveva deciso che semi e piante prodotti con metodi di selezione convenzionale, quale il melone in questione, non potevano venire brevettate.
Il brevetto EP 1 962 578 rilasciato dall'EPO riguarda i semi e i frutti di una varietà di melone resistente al virus CYSDV (Cucurbit yellow stunting disorder virus), ottenuto introducendo un gene per la resistenza all’agente patogeno derivato da una pianta della specie Cucumis melo varietà agrestis, che cresce spontanea in molte aree dell’Africa e dell’Asia.
La concessione del brevetto, secondo la coalizione "No patents on seeds" che riunisce oltre 160 organizzazioni della società civile, bloccherebbe per sempre l’accesso al materiale genetico utile per salvare le colture dagli agenti infestanti e garantire la sicurezza alimentare.
Per saperne di più:
"Il melone non è un'invenzione di Monsanto"
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